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Che cosa succede nel corpo quando facciamo sport

È noto che l’esercizio fisico fa bene alla salute. Ma perché è così? Dai muscoli al respiro, passando attraverso l’umore, ecco come stare in movimento può farci vivere meglio.

 

“Come bruciare più calorie?”, “Quanti passi al giorno per mantenersi in forma?” Sono solo alcune tra le più diffuse ricerche online sul tema dell’esercizio fisico. Ben venga una certa dose di curiosità, considerata la sempre più diffusa sedentarietà che, assieme a un’alimentazione spesso poco varia e bilanciata, mina alla salute sia degli adulti sia dei più piccoli. Infatti, che si tratti di semplici camminate o di andare in palestra, di andare in bici o ballare, condurre una vita attiva è una delle chiavi per il nostro benessere. Serve non solo a sentirci meglio, ma anche a gestire alcune malattie e a prevenire molti disturbi (tra cui anche alcune forme di cancro). Ma cosa accade nel nostro corpo quando facciamo sport?

 

Muscoli “on fire”

L’attività fisica è, per definizione, il movimento prodotto dai muscoli scheletrici (i muscoli che muoviamo volontariamente, come quelli degli arti). Ciò richiede un dispendio energetico, indipendentemente dall’intensità. All’interno di ciascun muscolo scheletrico, centinaia di fibre muscolari, organizzate in compartimenti, lavorano in tandem per accorciare e distendere i muscoli durante, rispettivamente, la contrazione e il rilassamento.

All’interno dell’unità funzionale del tessuto muscolare, chiamata sarcomero, filamenti contrattili costituiti principalmente da actina e miosina sono responsabili del lavoro muscolare. Affinché avvenga una contrazione, il corpo deve idrolizzare l’adenosina trifosfato (ATP), la molecola che fornisce alle cellule l’energia necessaria per qualsiasi azione biologica. La “miccia” che innesca il processo a monte sono impulsi elettrici provenienti dai motoneuroni del sistema nervoso centrale (più precisamente, della corteccia motoria).

 

A pieni polmoni

Durante l’esercizio, i muscoli lavorano più intensamente e hanno bisogno di un maggior apporto di ossigeno. Di conseguenza, la respirazione aumenta sia in frequenza che in profondità. La muscolatura della gabbia toracica aiuta il diaframma a muovere molta più aria che a riposo, affinché il sangue trovi nei polmoni più ossigeno da trasportare nei tessuti. In questo modo gli scambi gassosi si fanno più assidui. L’attività fisica regolare provoca un aumento nell’efficienza del sistema respiratorio, che a sua volta determina un calo della frequenza e un aumento della portata delle inspirazioni, di cui tutto il corpo beneficia.

 

Il cuore in pista

Il sistema cardiocircolatorio ha un ruolo centrale nel “far quadrare” gli equilibri dell’organismo (l’omeostasi) durante l’esercizio motorio. Oltre a migliorare la distribuzione delle sostanze alla muscolatura attraverso i capillari, si rende necessario per il cuore aumentare la gittata. L’organo inizia a battere più velocemente, pompando un volume maggiore di sangue ai muscoli dei distretti che stiamo utilizzando. Nei muscoli i piccoli vasi tendono a dilatarsi, aumentando notevolmente il flusso sanguigno; viene inoltre incentivata la formazione di nuovi capillari: un fenomeno che migliora la vascolarizzazione dei muscoli, così che con la pratica l’allenamento diventa meno pesante e più efficace.

Dato che anche il cuore è un muscolo, anch’esso a sua volta si mantiene più forte se ci alleniamo con frequenza e regolarità. A lungo andare, il ritmo del cuore a riposo diventa più lento e si abbassa la pressione del sangue. Non solo: essere attivi può anche abbassare i livelli di colesterolo cattivo”, detto in gergo LDL (dal nome delle proteine che lo trasportano nell’organismo, le lipoproteine a bassa densità). Inoltre, promuovono quello “buono”, il colesterolo HDL (trasportato dalle proteine ad alta densità), che aiuta a ripulire le arterie dal primo. Di conseguenza cala notevolmente il rischio di disturbi cardiovascolari, a oggi la principale causa di morte a livello globale.

 

Una “palestra” nella testa

Allenarsi regolarmente può contribuire in molti modi a mantenere in salute anche il cervello, incidendo positivamente sulla salute cognitiva e mentale. A lungo andare, per esempio, aiuta ad alzare i livelli di attenzione, ed è stato osservato un effetto protettivo contro la degenerazione dell’ippocampo, una struttura cerebrale coinvolta nell’apprendimento e nella memoria.

A livello cerebrale il movimento stimola la produzione di endorfine, sostanze che contribuiscono a generare un senso di benessere e a ridurre le sensazioni dolorose. Stare attivi riduce inoltre gli ormoni dello stress, come adrenalina e cortisolo, determinando un calo dei livelli di ansia e facendoci sentire più rilassati. L’esercizio può contribuire alla salute cognitiva e mentale, anche migliorando la qualità del sonno, oltre alla percezione del proprio corpo e del proprio aspetto. Ciò può incidere positivamente sui livelli di fiducia in se stessi e sull’autostima. Per un effetto per così dire collaterale, allenarsi può quindi migliorare anche la socialità.

 

Che la forza (ma non solo) sia con te

L’allenamento della forza, quello condotto sollevando pesi o facendo resistenza, aiuta a sviluppare massa muscolare e permette di invertire la perdita muscolare conseguente a lunghi periodi di sedentarietà e all’invecchiamento. Ma non solo: è stato dimostrato che contribuisce al miglioramento della composizione del nostro scheletro, stimolando le cellule responsabili della crescita ossea, che diventano più resistenti e di conseguenza più lontane dai rischi connessi all’osteoporosi. Al contrario di quanto a lungo ritenuto, anche questo tipo di movimento può migliorare la flessibilità e l’equilibrio.

Alice Pace
Giornalista scientifica freelance specializzata in salute e tecnologia, anche grazie a una laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche e un dottorato in nanotecnologie applicate alla medicina. Si è formata grazie a un master in giornalismo scientifico presso la Scuola superiore di studi avanzati di Trieste e una borsa di studio presso la Harvard Medical School di Boston. Su Instagram e su Twitter è @helixpis.
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