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Cinque curiosità sulla salute degli occhi

Quali sono i principali fattori di rischio per le malattie oculari? Gli schermi fanno davvero male alla vista? E cosa hanno a che fare il fumo di sigaretta e l’esercizio fisico con gli occhi? Le risposte a questi e altri interrogativi possono aiutarci a tutelare la nostra vista.

La cura della salute, compresa quella degli occhi, passa anche attraverso una corretta informazione, che può aiutare a sfatare luoghi comuni e a promuovere l’adozione di abitudini utili a ridurre almeno alcuni rischi.

1. Come ridurre i fattori di rischio?

Alcune attenzioni e precauzioni possono aiutare a ridurre le probabilità di sviluppare una serie di malattie che colpiscono la vista, almeno nei limiti dei fattori di rischio modificabili. Per ora non è infatti possibile intervenire su alcuni fattori ereditari che aumentano il rischio di alcune condizioni patologiche, tra cui l’albinismo oculare e altre malattie genetiche. Tra le attenzioni invece efficaci a ridurre i rischi modificabili: indossare buoni occhiali da sole, dotati di filtri di qualità e a norma di legge, è una precauzione fondamentale per proteggere gli occhi dall’azione dannosa dei raggi UVA e UVB. Se si praticano sport come lo sci, il surf e la vela, per proteggersi dal forte riverbero è fortemente consigliabile indossare occhiali particolarmente filtranti e avvolgenti.

Oltre alla pelle anche le strutture oculari, in particolar modo la retina, subiscono danni per l’eccesso di radiazioni, che accelerano il processo ossidativo e l’invecchiamento dei tessuti.

L’inquinamento e in particolare il particolato atmosferico sono, oltre al sole, nemici della salute oculare. Limitare l’esposizione a questi fattori di rischio, a differenza dei raggi solari, non è facile, ma evitarli per quanto possibile può portare a concreti benefici anche per la vista.

Una alimentazione sana ed equilibrata è un fattore importante per la buona salute non solo della vista. Assumere quantità adeguate di antiossidanti –sostanze che hanno la capacità di contrastare i radicali liberi, alla base di processi come l’invecchiamento e la degenerazione di cellule e tessuti – permette di contrastare e prevenire alcuni danni comuni. Anche assumere un’adeguata quantità di liquidi contribuisce alla salute degli occhi, per esempio del corpo vitreo, la sostanza gelatinosa che riempie la cavità oculare, costituita per il 99 per cento circa da acqua.

Per chi usa le lenti a contatto è importante seguire scrupolosamente le norme per l’igiene e la conservazione e non superare i tempi massimi di utilizzo.

Per intervenire precocemente su eventuali problemi è fondamentale effettuare regolari visite oculistiche e, per chi ha familiarità per il glaucoma, misurare la pressione oculare, a partire dai 40 anni, in modo da proteggersi da danni irreparabili. Il glaucoma è una malattia che causa un progressivo danno al nervo ottico. In fase iniziale non dà sintomi e forse anche per questo è una tra le più diffuse cause di cecità soprattutto nei Paesi industrializzati. Si stima, per esempio, che circa un milione di persone in Italia sia affetto da glaucoma senza saperlo. Un altro fattore di rischio per lo sviluppo di questa malattia è il diabete, che è anche associato a specifici disturbi della vista, come la cataratta, la retinopatia diabetica e l’edema maculare diabetico. Anche altri parametri, come il colesterolo, sono da tenere sotto controllo per la protezione della vista.

2. Gli schermi fanno male agli occhi?

Trascorrere troppo tempo fissando lo schermo dello smartphone o del PC può contribuire a sviluppare alcuni problemi visivi, indicati nel loro insieme con il termine di sindrome da computer. Stando di fronte a uno schermo si tende, per esempio, a battere meno le palpebre, favorendo la secchezza oculare, e si costringono i muscoli oculari a contrarsi per mettere a fuoco l’immagine vicina, causando affaticamento e talvolta dolore.

A oggi non è chiaro se questi problemi portino a danni permanenti, né si conoscono i meccanismi molecolari coinvolti. I risultati di alcuni studi sembrano indicare che l’uso intensivo degli schermi, insieme ad alcuni fattori ambientali, possano essere tra le cause dell’aumentata incidenza della miopia.

Piccoli accorgimenti, come fare opportune pause e porre attenzione al posizionamento dello schermo e all’illuminazione, possono contribuire a ridurre i disagi.

3. Che ruolo ha il fumo di sigaretta per la salute degli occhi?

Il fumo è un pericolo per la salute di tanti organi e tessuti, e gli occhi non fanno eccezione. Numerose ricerche hanno mostrato che alcune malattie oculari sono più frequenti nei fumatori. Tra queste, la degenerazione maculare senile, la sindrome dell’occhio secco, la cataratta e il glaucoma. Molte delle sostanze contenute nel fumo di tabacco sono causa di danni di varia natura alla cornea e sono anche in grado di ridurre le difese naturalmente presenti nell’occhio (come, per esempio, i pigmenti contenuti nella macula). Smettere di fumare è quindi sempre una scelta utile anche per la salute degli occhi.

4. E l’esercizio fisico?

Praticare una buona dose di attività fisica è tra gli elementi più importanti per mantenersi in salute sotto tutti i punti di vista. Riguardo alla salute oculare, è stato osservato che l’esercizio fisico riduce il rischio di sviluppare malattie come la degenerazione maculare senile e, in generale, patologie legate allo stress ossidativo della retina.

Attività sportive che possono causare traumi (e talvolta anche il distacco della retina) rappresentano, invece, un rischio per la salute oculare.

5. La ginnastica oculare può curare difetti visivi?

Ciclicamente viene riproposto, come cura alternativa di molti difetti visivi (miopia, astigmatismo, ipermetropia, presbiopia eccetera), il cosiddetto “metodo Bates”, dal nome del medico statunitense che lo aveva introdotto all’inizio del secolo scorso. Si tratta di un insieme di tecniche ed esercizi che è totalmente privo di validazione scientifica. Nessuno dei presunti benefici per la vista suggeriti da Bates è mai stato dimostrato. Anzi, alcune tra le tecniche proposte (per esempio, quelle che prevedono l’esposizione ai raggi solari) possono mettere in serio pericolo la salute dei propri occhi.

Anna Rita Longo
Insegnante e dottoressa di ricerca, membro del board dell’associazione professionale di comunicatori della scienza SWIM (Science Writers in Italy), socia emerita del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), collabora con riviste e pubblicazioni a carattere scientifico e culturale.
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